Messina: presentato il censimento, città ai raggi “x”. I residenti sono 245.000, sempre più stranieri. Tutti i dati

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Presente il responsabile del dipartimento censimenti di ISTAT, dott. Andrea Mancini, e la dott.ssa Francesca Abate di ISTAT Ufficio regionale Sicilia, stamani a palazzo Zanca, il sindaco, on. Giuseppe Buzzanca, e l’assessore alla statistica, Giorgio Muscolino, nel corso di una conferenza stampa, hanno illustrato i dati ufficiali relativi al Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011. L’Istat rende disponibili sul datawarehouse I.Stat (http://dati.istat.it/?lang=it) i dati aggiornati relativi a dodici comuni con più di 100.000 abitanti, tra cui Messina, per i quali il 27 aprile 2012 in occasione del rilascio dei Primi risultati del 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni – sono state diffuse stime basate sulle informazioni presenti nel Sistema di Gestione della Rilevazione (SGR). La procedura di stima è stata necessaria poiché questi comuni, al 27 aprile, non avevano ancora terminato le operazioni di registrazione dei dati riassuntivi dei questionari restituiti in forma cartacea. L’aggiornamento si riferisce alla situazione desunta dai dati di riepilogo di SGR al 4 giugno 2012 e dal confronto tra censimento ed anagrafe. Rispetto alle stime del 27 aprile, a Cagliari, Milano, Messina, Napoli, Prato e Roma si registra un incremento del dato provvisorio relativo alla popolazione residente, mentre nei comuni di Firenze, Livorno, Perugia, Ravenna, Salerno e Torino, il numero di residenti è inferiore a quello stimato in precedenza. Nell’intera provincia di Messina la popolazione residente risulta pari a 653.470; 314 315 i residenti uomini e 339 155 le donne 277 732 le famiglie. La popolazione residente in famiglia pari a 651 312, con un numero di componenti medi per famiglia di 2.3, mentre 2158 sono i residenti in convivenza. Per Messina capoluogo, dopo i primi risultati diffusi ad aprile scorso che davano un totale di 240.116 residenti, di cui 114.593 uomini e 125.523 donne, con l’aggiornamento diffuso il 19 giugno i residenti ammontano a 245.550, di cui 117.377 uomini e 128.173 donne; gli stranieri residenti sono 11 mila 168 con una percentuale del 4,5 per cento. Sulla base dei risultati la popolazione messinese è diminuita di 6 mila 476 abitanti mentre quella straniera ha avuto un incremento di 6 mila 379 abitanti.
L’informazione storica, nell’ultimo decennio, fornisce numerosi spunti di riflessione sulle trasformazioni demografiche, economiche e sociali, vissute dalla città negli ultimi anni. La città di Messina, analogamente a quanto succede in altre importanti città italiane, ha una popolazione residente in continua diminuzione. Al 31 dicembre 2010 la popolazione della città di Messina era pari a 242504 persone, registrando un decremento del 3.78% rispetto alla popolazione legale dichiarata al censimento del 2001 (252.026 persone). In particolare, nella città dello Stretto, la tendenza al decremento subisce un rallentamento a partire dal 2007 facendo registrare nell’ultimo anno un -0.15% del 2010 rispetto al 2009. In città in linea con quanto segnalato dagli esperti demografici è in corso un progressivo invecchiamento della popolazione. Si è registrato infatti un evidente aumento dell’età media, passata dai 41.02 anni del 2002 ai 43.14 anni del 2010. Confermando quanto accade a livello provinciale, ove Messina si presenta la provincia siciliana con il processo d’invecchiamento più avanzato avendo contemporaneamente la più bassa quota di giovani e la più alta quota di anziani rispetto alle altre provincie (Bollettino n.4.2010 Regione Sicilia). La circoscrizione più giovane è la seconda (41.25) mentre è la quarta circoscrizione ad avere l’età media più elevata (45,85).
La piramide dell’età per la popolazione residente nel 2010 mostra una struttura con la maggior parte della popolazione concentrata nelle classi d’età centrale (40-49 e 50-54), corrispondente al baby boom degli anni ’60. Tale struttura “a botte” piuttosto irregolare è tipica di quelle popolazioni particolarmente vecchie. Un costante basso tasso di fecondità ed il parallelo aumento della durata della vita media hanno portato in poco tempo, ad un progressivo invecchiamento della popolazione della città. Al fine di meglio delineare quanto emerso dai rapporti tra i contingenti demografici sono stati determinati una serie di indicatori riferiti al periodo temporale 2002 2010 per l’intera città, disaggregati per circoscrizione con riferimento all’ultimo anno. L’Indice di Vecchiaia che misura il rapporto tra gli anziani (65 anni e più) ed i giovani (<14 anni) ha raggiunto il valore di 144.7. Ciò significa che nel 2010 si contano circa 144 anziani ogni 100 giovani, contro i 117 su 100 del 2002. Il quartiere ove tale proporzione è più bilanciata è il quarto con un indice di vecchiaia pari a 202,7; la 5° e 6° circoscrizione sono in media, mentre il 2° quartiere presenta il valore più basso per la città (120.9 su 100). L’indice di Dipendenza strutturale evidenzia anch’esso un certo invecchiamento della popolazione. Esso infatti misura il rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 e >65 anni) rispetto a quella in età attiva (15-64) fornendo una misura della sostenibilità della struttura della popolazione evidenziando per valori superiori al 50% un certo squilibrio generazionale. C’è da rilevare in positivo che l’andamento temporale ha mostrato un miglioramento passando dal 50.7 del 2002 al 49.7 del 2010. A Messina nel 2010 si segnala un indice di dipendenza pari al 49.7% ad indicare che 100 individui in età attiva, oltre a mantenersi essi stessi ne “mantengono” altri 49,7 che risultano dipendenti. I quartieri con l’indice di dipendenza più elevato sono il 4° (54,71) ed il primo (50,9). Indice di struttura popolazione attiva è quell’indice che misura il grado di invecchiamento della popolazione attiva, tanto più basso è l’indice tanto più giovane è la popolazione in età lavorativa. Anche questo indice evidenzia il progressivo invecchiamento della popolazione messinese mostrando valori inferiori a 100 fino al 2006, che stanno a significare una popolazione tendenzialmente stazionaria, mentre i valori maggiori di 100 a partire dal 2007 evidenziano il consistente decremento della popolazione. L’analisi territoriale mostra come sia il 4° quartiere a registrare la situazione peggiore con un valore di 126,46. Indice di ricambio popolazione attiva permette di fare analoghe considerazioni. Esso com’è noto misura il rapporto tra coloro che stanno per lasciare, a causa dell’età, il mondo del lavoro e coloro che stanno per entrare. La media cittadina, per il 2010, è di 108.49, a significare che quelli che escono sono l.9% in più di quelli che entrano. L’indice ha un andamento decrescente nel periodo in esame, in quanto si è passati da valori al di sotto il 100, fino al 2006, che stavano ad indicare che potenzialmente le persone in uscita erano meno di quelle in entrata ai valori maggiori di 100 dal 2007 che indicano l’esatto contrario. La situazione nei quartieri mostra un certo equilibrio nella zona centro sud della città (1°, 2° e 3° quartiere), con valori prossimi a 100 che stanno ad indicare che tutti quelli potenzialmente in uscita dal mercato del lavoro sono sostituiti da quelli in entrata. La situazione peggiore si conferma nel 4° quartiere con il 38.7% in più della popolazione in uscita rispetto a quella in entrata. L’osservazione degli indicatori strutturali, del movimento migratorio interno e con l’estero ed il bilancio demografico consentono di evidenziare quale siano i fenomeni demografici che hanno maggiormente influito sulla dinamica della popolazione nel corso degli ultimi anni. Il tasso di natalità in città ha avuto un andamento costante nel periodo in esame. A Messina si sono registrate nel 2010 8.81 nascite ogni 1000 abitanti. La natalità più elevata si è avuta nel 2003 con 9.29 nati ogni 1000 abitanti. La disaggregazione territoriale evidenzia come sia il II quartiere a registrare la più alta natalità nel 2010 con 9.69 nati ogni 1000 abitanti, di contro il 4° quartiere è quello con la natalità più bassa (7.46 ogni 1000 abitanti). Il tasso di fecondità generico (TFT) che esprime il numero medio di figli per donna in età fertile (15-49 anni) è rimasto anche esso costante. Si registra invece una certa disomogeneità territoriale determinata da valori alti per la II circoscrizione (40.67) e valori bassi per la 4° (33.48). L’indice di carico di figli per donna rappresenta un indicatore del peso di figli in età prescolare (0-4 anni) per donna in età feconda (15-49). L’andamento di tale indicatore è in linea con natalità e fecondità costante nel periodo 2002-2010 e disomogeneo territorialmente. Il tasso di mortalità non evidenzia un trend specifico negli anni in esame. In particolare si registrano 10.48 decessi ogni 1000 abitanti nel 2010. Nelle circoscrizioni la IV municipalità è quella in cui si registra il più elevato numero di morti ,12.33 decessi ogni 1000 abitanti, contro i valori più bassi della II (8.43 ogni 1000 abitanti). L’andamento dei tassi di Immigrazione ed Emigrazione è quello che meglio può spiegare la dinamica dell’evoluzione della popolazione della città di Messina nel periodo 2002-2010. Nel 2002 in corrispondenza del consistente decremento della popolazione registrato, sono state “perse” 16.17 unità ogni 1000 abitanti contro le 8.66 in ingresso. Tale saldo negativo, sia pur in proporzioni ridotte, si è mantenuto fino al 2008 2009, quando è rimasto pressochè equilibrato. Nel 2010 si è invece registrata una lieve inversione di tendenza con 12.04 ingressi che bilanciano le 11.84 uscite ogni 1000 abitanti. In particolare si segnala che il forte decremento di questi anni è dovuto alla componente migratoria verso altri comuni il cui saldo risulta costantemente negativo.

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