Controllava il trasporto delle merci in Sicilia dal carcere

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Militari della Guardia di finanza di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Filippo Riela con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Una secondo provvedimento restrittivo, con l’accusa di associazione mafiosa, e’ stata notificata al fratello Francesco, che attualmente sta scontando la pena dell’ergastolo per omicidio e per associazione mafiosa. Nell’ambito delle stesse indagini le Fiamme gialle hanno indagato per truffa allo Stato e intestazione fittizia di beni 26 persone che sono riuscite a rientrare in possesso di un complesso aziendale confiscato negli anni Novanta e hanno inoltre sequestrato beni per oltre 30 milioni di euro in aziende e auto di lusso. Attualmente il Riela group, che e’ in amministrazione controllata, sta per chiudere per problemi economici. Secondo quanto le indagini, coordinate dalla Dda della Procura di Catania, la famiglia Riela, guidata dal fratello maggiore Francesco, che dal carcere avrebbe continuato ad impartire disposizioni indicando la strategia di mercato tenendo importanti contatti con i vertici mafiosi siciliani, sarebbe riuscita, con l’ausilio di numerosi prestanome, a mantenere il predominio nel settore del trasporto di merci deperibili su strada.

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