Messina: processo “Montagna”, ecco le richieste di condanna

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Il 22 marzo 2007 l’operazione “Montagna” smantellò il clan mafioso che stava prendendo il controllo della zona occidentale della provincia di Messina. A Mistretta, Tortorici e Capizzi furono arrestate 38 persone, e a distanza di 5 anni arrivano le richieste di condanna da parte del Pubblico Ministero Fabio D’Anna.

Il clan era infiltrato in decine di appalti pubblici, sia direttamente, riuscendo a vincere le gare tramite ditte “amiche”, sia indirettamente, con intimidazioni ed estorsioni. Poi l’operazione, che ha stroncato l’ascesa del gruppo. Le richieste di condanna più pesanti sono di 16 anni per Vincenzo Galati Giordano e Carmelo Barbagiovanni, di Tortorici, e di 14 anni  per Giuseppe CalandraBartolomeo Testa Camillo. Quest’ultimo è stato nuovamente accusato, nel novembre scorso, di un ulteriore tentativo di estorsione, ai danni di un imprenditore edile. Richiesta d’assoluzione invece per il fratello, Mario Testa Camillo, insieme ad altri cinque.

Il gruppo aveva preso il posto delle precedenti figure che controllavano la zona, arrestate nel corso dell’operazione “Icaro” del 2003. I “Batanesi” di Tortorici e gli esponenti di Mistretta e Capizzi erano riusciti ormai a infiltrarsi in maniera capillare nel sistema di appalti pubblici, e a stringere legami con i clan catanesi, palermitani e della fascia tirrenica messinese, e diventando il punto di riferimento della criminalità organizzata nei Nebrodi.

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