Crisi: indignados in piazza da Madrid a New York per il primo anniversario

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Gli indignados spagnoli tornano in piazza in 80 città, nel primo anniversario della nascita del movimento che si è poi esteso a tutto il mondo occidentale. Il principale raduno si è tenuto alla Puerta del Sol, a Madrid, dove confluiscono quattro cortei provenienti dai punti cardinali della città. A quasi un anno da quel 15 maggio che ha dato al movimento il nome di 15-M, la sfida è ora di passare dalla protesta alla proposta, spiega el Pais. Da oggi al 15, dieci piazze della capitale spagnola ospitano dibattiti pubblici sui cinque temi scelti dagli indignados: neanche un euro per salvare le banche, istruzione e sanità pubbliche di qualità, no al lavoro precario, alloggi dignitosi e garantiti, pensioni per tutti, pagamenti degli stipendi arretrati. Gli stessi punti sono all’ordine del giorno nelle assemblee organizzate a Barcellona, Siviglia, Valencia e in altre città spagnole. Analoghe manifestazioni si tengono ad Atene, Francoforte, Londra, Lisbona, New York, Mosca, Sydney e in Brasile. Ma anche a Tel Aviv migliaia di persone scendono in piazza. Per ora il movimento non prevede di ripetere accampamenti per occupare le piazze per lunghi periodi, anche se non è escluso che ciò possa accadere. Dal governo conservatore giunge però un netto altolà: “Non vi saranno accampamenti, perché si tratta di atti illegali“, ha detto il ministro degli Interni, Jorge Fernandez Diaz. A Madrid sono stati intanto dispiegati 1500 agenti di sicurezza. Questa è “la primavera ebraica” si leggeva su molti dei cartelli sventolati a piazza Rabin, a Tel Aviv, gremita di manifestanti per chiedere più uguaglianza sociale e affitti più economici mentre analoghe proteste si sono svolte ad Haifa, Gerusalemme, Kiryat Shmona e Pardes Hana. La manifestazione segna la ripresa della protesta sociale che ha agitato Israele la scorsa primavera. Allora il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva promesso di rispondere alla richiesta dei dimostranti. Ma oggi, dopo che il governo si è allargato anche ai centristi del Kadima, i manifestanti affermano che nulla è cambiato.

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