Agrigento (Ag): sequestro beni per 5,5 milioni a imprenditori

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La Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore di oltre 5,5 milioni di euro, nei confronti di due imprenditori di Canicattì e Campobello di Licata. I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Agrigento sulla base di indagini bancarie-patrimoniali affidate alla Dia a seguito di due distinte proposte avanzate dalla Dda di Palermo, e dal direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Alfonso D’Alfonso. Uno dei due imprenditori è considerato esponente di rilievo di Cosa nostra, a stretto contatto con i vertici dell’organizzazione nell’agrigentino; mentre l’altro è ritenuto contiguo all’associazione stessa e vicino agli esponenti di vertice. Entrambi, nel marzo 2010, sono stati tratti in arresto, con altri, nell’ambito dell’operazione denominata “Apocalisse”, perché ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni e riciclaggio aggravato. I provvedimenti di sequestro hanno riguardato società, autoveicoli, numerosi fabbricati e terreni.

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