Sicilia, siglato il patto di stabilità tra la Regione e gli enti locali

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Gaetano Armao, assessore per l'Economia della Sicilia

Oggi, nella sala Tricoli dell’assessorato regionale dell’Economia, a Palermo, è stato sottoscritto il primo Patto di stabilita’ regionale, in attuazione della legge regionale 7 del 2012.  Lo hanno sottoscritto l’assessore regionale per l’Economia della Sicilia, Gaetano Armao, quello per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Caterina Chinnici, il presidente dell’Anci Sicilia, Giacomo Scala, e dell’Urps, Giovanni Avanti. Era presente anche il ragioniere generale della Regione, Biagio Bossone. “Con questo accordo, il primo stipulato tra una Regione e i rappresentanti di Comuni e Province, – ha detto l’assessore Armao – la Regione si avvale della facolta’ di rimodulare gli obiettivi del Patto di stabilita’ interno imposti dal legislatore nazionale per gli Enti locali. In pratica la Regione costruisce una sorta di stanza di compensazione, trasferendo capacita’ di spesa dagli Enti locali che ne hanno piu’ disponibilita’ a quelli che invece ne sono carenti“. “La firma di oggi – ha detto l’assessore Chinnici – e’, innanzitutto, un atto di attenzione del Governo regionale nei riguardi degli amministratori locali, che non vuole abbandonare alle difficolta’ economiche e gestionali con le quali quotidianamente devono fare i conti. Consentiremo loro in tal modo di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili grazie al contributo che la Regione puo’ dare“.
Ecco alcuni dettagli relativi al patto: le disposizioni presenti al suo interno si applicano alle Province e ai comuni con meno di 5.000 abitanti che sono soggetti al patto di stabilita’ interno per l’anno 2012 e abbiano una disponibilita’ sufficiente per effettuare pagamenti per i quali richiedono l’autorizzazione. La Regione si assume il compito di procedere alla rimodulazione degli obiettivi degli Enti locali e alla distribuzione degli spazi finanziari resi disponibili per destinarli alle spese relative allo smaltimento di residui passivi in conto capitale oppure a quelle di competenza in conto capitale. Nel caso in cui l’entita’ delle richieste di acquisizione superasse l’ammontare delle disponibilita’, l’attribuzione si effettuera’ per il 70% per lo smaltimento di residui passivi in conto capitale. Il riparto tra gli enti richiedenti si effettuera’ in misura proporzionale all’importo complessivo dei residui passivi in conto capitale esistenti alla data del 31/12/2011, comunque entro i limiti della somma richiesta. Il rimanente 30% per le spese di competenza in conto capitale. La Regione, previo confronto con l’Anci Sicilia e l’Urps, rimodula gli obiettivi di ciascun ente e li approva con propria deliberazione. In secondo luogo notifica l’atto deliberativo ad Anci Sicilia ed Urps, le quali provvedono a darne comunicazione ai singoli enti locali interessati. Successivamente alla comunicazione di avvenuta cessione/acquisizione di spazi finanziari, gli enti locali provvedono ad adempiere alle trasmissioni al Ministero dell’Economie e delle Finanze previste dalla normativa nazionale. “L’iniziativa di oggi – ha aggiunto Armao – va strettamente correlata con la trattativa che abbiamo riavviato col Governo Monti sui temi dell’attuazione del federalismo fiscale municipale a seguito della recente sentenza della Corte costituzionale 64/2012, nonche’ quelli sull’autonomia finanziaria della Sicilia e sull’applicazione del federalismo fiscale“.

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