Reggio: le foto dei presunti affiliati alla cosca Pesce di Rosarno arrestati oggi grazie alle dichiarazioni di una pentita

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Sono state le accuse di Maria Concetta Cacciola, la testimone di giustizia suicidatasi con l’acido muriatico la scorsa estate, a contribuire, ha far scattare gli arresti di questa mattina, che ha colpito la cosca Pesce di Rosarno. Tra le persone arrestate ci sono anche tre donne tra gli arrestati di questa mattina nell’operazione ‘Califfo 2′ eseguita dai carabinieri nei confronti degli esponenti della cosca Pesce di Rosarno. L’accusa per gli indagati e’ intestazione fittizia di beni per sfuggire ai controlli patrimoniali e il favoreggiamento del boss Francesco Pesce durante la latitanza finita il 9 agosto dello scorso anno. L’ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia aggrava inoltre la posizione del fratello di ‘Ciccio Testuni’, Giuseppe Pesce, ancora latitante, che era stato designato come reggente in un pizzino intercettato in carcere. Per lui dall’associazione mafiosa, si passa al ruolo di capo promotore dell’organizzazione criminale.

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