Reggio: contestata “aggravante mafiosa” all’ex consigliere comunale Manlio Flesca

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L’aggravante di avere agito per favorire la ‘ndrangheta e’ stata contestata stamani, secondo quanto riporta l’Ansa, dal pm della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo all’ex consigliere comunale della citta’ Manlio Flesca nel corso dell’udienza davanti al gup che deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio del politico per corruzione elettorale e abuso d’ufficio. Flesca, del Pdl, e’ imputato insieme all’imprenditore Vincenzo Barbieri e alla moglie di quest’ultimo, Vincenza Musarella. In particolare l’ex consigliere, secondo l’accusa, avrebbe fatto assumere Vincenza Musarella nella societa’ mista Reges, partecipata dal Comune, in cambio di sostegno elettorale alle amministrative del 2007. In base ad una serie di elementi acquisiti successivamente alla formulazione della richiesta di rinvio a giudizio, il pm si e’ convinto che la corruzione elettorale era finalizzata ad agevolare la famiglia Buda-Imerti di Fiumara di Muro. Il fratello di Barbieri e’ stato condannato in primo grado proprio perche’ ritenuto legato alla cosca. Da qui la decisione di contestare l’aggravante delle modalita’ mafiose. Dopo la richiesta del pm, i difensori degli imputati hanno chiesto un rinvio e l’udienza e’ stata aggiornata all’8 maggio prossimo. Il procedimento e’ uno stralcio dell’inchiesta ”Meta” condotta dai carabinieri del Ros sulle principali cosche della citta’.

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