Reggina, con lo 0-4 di Nocera è subito “bredalandia”. Bentornato, Mister!

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Se questa Reggina, 10^ in classifica ma a soli 5 punti dalla zona playoff e con una partita da recuperare, vanta ben 57 gol all’attivo ed è di gran lunga (seguita da Verona a 53 e Juve Stabia a 50) il 2° miglior attacco della serie B, superata solo dal Pescara di Zeman che di reti ne ha fatte 72 ma ne ha subite 50 (la Reggina ne ha subite 44), è senza ombra di dubbio merito di mister Breda. Già, perchè era nelle prime 21 giornate, nel girone d’andata guidato proprio da Breda, che la Reggina aveva dato spettacolo, aveva segnato tantissimo e, pur con un calo nella parte finale, era saldamente in zona playoff. Ben due volte la Reggina aveva realizzato 4 gol nella stessa partita, sempre al Granillo contro Modena e Pescara, ma addirittura 4 volte ne aveva fatti tre e tre volte ne aveva fatti due.
Adesso Breda, che potremmo chiamare anche “Mister-Reggina” visti i suoi trascorsi in amaranto prima con la Primavera e successivamente con la prima squadra, è tornato, e con lui sono tornati tanti gol. Addirittura 4, sul campo della Nocerina. Un risultato forse esagerato per quanto visto in campo, ma figlio proprio delle sostituzioni praticate dal mister che nel momento giusto ha mandato in campo Melara e Ceravolo, autori del decisivo 0-2 e poi della doppietta finale che porta il bomber reggino in doppia cifra, con 10 reti all’attivo in questo campionato di B, suo record assoluto personale. Non è un caso. Con Gregucci erano mancati tante volte i colpi del “ko” e la squadra, più volte in vantaggio, si faceva raggiungere nei minuti finali. Un incubo che anche oggi ha pervaso la schiena dei tifosi incollati agli schermi di Sky Sport prima delle ultime tre reti amaranto nel finale.
Una vittoria importante e convincente che riporta tutti al sogno playoff, un sogno che passa dal recupero del giorno della Liberazione, mercoledì 25, quando la Reggina e i suoi supporters non andranno in vacanza perchè alle 14:30 bisognerà vivere 45 minuti di passione sempre davanti a quello schermo, o in diretta dal vivo al Comunale di Torino. Si recupera il secondo tempo di Torino-Reggina e si parte dal risultato di 1-0. Già l’anno scorso gli amaranto di Atzori si erano trovati in una situazione simile, ma la caratura dell’avversario (l’Albinoleffe) e le tempistiche di gioco (si ripartì dal 13° del primo tempo, non dall’intervallo!) erano ben differenti. Dopotutto bisogna tentare nuovamente l’impresa e rosicchiare quantomeno un altro punto alle dirette concorrenti, concentrandosi successivamente con l’impegno casalingo proprio contro l’Albinoleffe, che precederà solo di tre giorni quello, sempre casalingo, contro l’Hellas Verona (il 1° maggio), subito prima dell’impegnativa e, forse decisiva, trasferta di Genova contro la Sampdoria, per la prima volta dopo il “drammatico” 5-0 che nel 2009 condannò la Reggina alla retrocessione in serie B.
Ma “la Reggina non è una squadra come le altre, le Reggina è una squadra importante”, come ha detto Belardi nel post partita di Nocera. E adesso che “Bredalandia” è tornata, nulla è impossibile.
Bentornato, Mister!

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