”E’ una tendenza che si puo’ invertire. Molti studenti e ricercatori di questa terra sono di grandissima qualita’. Bisogna quindi creare le condizioni affinche’ questa tendenza possa concretizzarsi” ha aggiunto Profumo a Reggio in merito al problema della ”fuga di cervelli” dalla Calabria. ”Uno dei primi elementi – ha aggiunto – e’ certamente quello della legalita’. In un Paese in cui c’e’ una legalita’ prevalente e’ piu’ facile attirare investimenti. Dobbiamo anche investire in attivita’ di alta qualita’, e qui ci sono le condizioni buone, con tre universita’ di ottima qualita’ e un ottimo sistema di ricerca pubblica del Cnr”.
“Credo che questa sia un’importante opportunita’ per le nostre citta’, per le nostre comunita’, per avviare un processo di modernizzazione del Paese che parta dalla domanda dei cittadini, dalla domanda di servizi, dalla domanda di maggiore intelligenza in tutte le attivita‘”. Cosi’ il ministro Francesco Profumo ha parlato con i giornalisti del progetto “Smart city smart communities”. “In fondo – ha aggiunto – il nostro Paese negli anni ’90 parlo’ di citta’ cablate, poi di citta’ digitali, adesso con questo passo ulteriore noi speriamo che i servizi possano essere piu’ vicini ai cittadini nel senso che nel passato noi andavamo all’anagrafe per un certificato di residenza, nel futuro il certificato potra’ arrivarci direttamente sul nostro telefonino. L’idea e’ quella di partire da questa domanda e creare un modello Paese diverso partendo dal sud“. Le risorse a disposizione sono duecento milioni piu’ 40 milioni di progetti per i giovani. “C’e’ una grande attenzione verso i giovani, per l’innovazione e innovazione per il sociale. In questa operazione -ha proseguito il ministro Profumo– abbiamo un obiettivo, che ciascun euro investito in tecnologia sia lo stesso euro investito per lo sviluppo sociale del Paese“. Si parte dal sud con gli otto settori prioritari individuati che sono la scuola, la mobilita’, la sanita’, il governo, l’energia, l’ambiente, il turismo e la cultura, per potere replicare i progetti sulle altre regioni. “E’ una palestra importante -ha sottolineato Profumo– anche per la sfida che avremo davanti dal 2014 al 2020 sia sui fondi della ricerca che sui fondi della coesione europei perche’ una delle priorita’ sara’ proprio legata alle citta’ intelligenti e alle comunita’ intelligenti. Ci saranno molte risorse. Se saremo bravi in questa fase ad allenare il nostro Paese saremo piu’ bravi nella competizione europea“.