A metà mattinata le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania hanno registrato un “incremento dell’attività eruttiva stromboliana dal nuovo cratere di Sud Est caratterizzata da un aumento del tremore vulcanico e dall’emissione di quantità significative di cenere in atmosfera”.
Per questo motivo, informa il Dipartimento della Protezione civile sul suo sito, “sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di ‘criticità elevata’ per l’area sommitale del vulcano e di ‘criticità ordinaria’ per le aree del medio versante e pedemontana”.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza del fenomeno “attraverso i propri centri di competenza per il monitoraggio la sorveglianza dei vulcani italiani – sezioni dell’Ingv e Università di Firenze – attraverso le strutture operative – Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale della Regione Siciliana – e i presidi territoriali”.