Enna, Vanessa sarebbe stata strangolata e poi gettata dal cavalcavia. Il padre accusa il fidanzato

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Si fanno largo le prime ipotesi per ricostruire gli ultimi istanti di vita di Vanessa Scialfa. La ragazza sarebbe stata uccisa, strangolata in casa e poi il corpo sarebbe stato lanciato da un ponte della strada statale 117 bis, la Enna-Caltanissetta, nei pressi dell’ex miniera di Pasquasia. Sono le prime notizie provenienti da fonti investigative. Si suppone che il delitto sia stato commesso nell’abitazione di via Filippo Gallina, a Enna, dove la ventenne viveva con il suo fidanzato, Francesco Lo Presti. L’uomo ha sostenuto che Vanessa e’ uscita di casa 2 giorni fa dopo un litigio e di non avere avuto piu’ sue notizie. Il padre di Vanessa, Giovanni, accusa apertamente il fidanzato della figlia: ”Lo avevo accolto in famiglia perche’ pensavo che fosse un bravo ragazzo, ma come si fa a uccidere una ragazza per un futile litigio…”. Giovanni Scialfa, impiegato comunale che ha altri 5 figli, dichiara inoltre di volersi fare giustizia da solo: ”Non lo devono arrestare perche’ poi ci pensero’ io, con le mie mani…”.

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