Arte, la Sicilia di Giovanni La Cognata in mostra sotto l’Etna: “luci nel silenzio”

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La Sicilia di Giovanni La Cognata, i suoi paesaggi urbani, gli scorci del barocco di Comiso e le vedute della campagna iblea, le sue pennellate nervose e materiche, l’energia potente eppur muta che emana la sua pittura sono approdate sotto l’Etna, a Catania con ‘Luci nel silenzio’ negli spazi di Side A, l’associazione culturale guidata dai collezionisti Giovanni Gibiino e Maurizio Cascone impegnati a promuovere e sostenere anche nei circuiti internazionali l’arte moderna e contemporanea e i suoi interpreti ”made in Sicily”. Cinquanta le opere selezionate da Gibiino e Cascone per ripercorrere l’evoluzione stilistica di La Cognata, artista di Comiso che, dopo un decennio di attivita’ a Milano, e’ tornato in Sicilia irresistibilmente attratto dalla terra, i colori e da quella luce mediterranea che diventa elemento costante della sua produzione pittorica. ”I dipinti di La Cognata – scrive nel suo intervento in catalogo il critico d’arte Alessandra Redaelli – non raccontano la Sicilia, i suoi dipinti sono la Sicilia. Una Sicilia in apparenza dormiente, ma in realta’ vigile, senza tregua, come un grande leone accucciato nella savana. Una Sicilia assopita, ma tormentata, inquieta. I suoi dipinti sono scorci di una calma quasi irreale sotto i quali si avverte una vibrazione continua, sottilmente disturbante, come un dolore che sta covando in qualche punto non ben definito del corpo e ancora non e’ arrivato alla coscienza”. La mostra, con ingresso gratuito, e’ visitabile fino al 15 giugno dal martedi’ al sabato (10-13, 17-20). Chiusa le domeniche e i lunedi’. Nato a Comiso nel 1954, dopo gli studi nell’Istituto d’Arte della citta’ si dedica alla pittura. Nel 1978 la prima collettiva, due anni dopo la prima personale. Comincia con i ritratti per poi dedicarsi al paesaggio che, insieme ai dipinti figurativi, diverranno fondamentali nella sua crescita poetica e stilistica. Nei primi anni Ottanta si trasferisce a Milano dove espone dal 1985 (Galleria Cafiso, Galleria delle Ore), poi a Bologna, Roma e Genova. Dopo dieci anni torna in Sicilia per rivivere ”dal vero” le grandi emozioni della luce mediterranea. E’ la svolta: le sue tele vibrano di nuovi cromatismi. Nel 1994 la prima antologica curata da Marco Goldin a Palazzo Sarcinelli di Conegliano Veneto e la partecipazione alla grande mostra itinerante Venti Pittori in Italia. Tra la fine del 1996 e la meta’ del ’97 partecipa alla mostra Pittura: il sentimento e la forma. Artisti italiani degli anni Cinquanta e Sessanta sempre a cura di Goldin alla Casa dei Carraresi di Treviso e al Castello Ursino di Catania. Nuova svolta nel 1999 con la rappresentazione del ”paesaggio urbano” dove i palazzi barocchi della sua Comiso e le strette vie diventano pretesto per esaltare ancora la luce e le ombre che deformano ed enfatizzano le architetture. Del 2000 le prime esposizione all’estero a Londra e Monaco di Baviera. Dal 2001 partecipa a diverse collettive: nel 2004 e’ al Teatro Naselli di Comiso Lo sguardo italiano – ventidue artisti per Bufalino e poi al Palazzo Ducale di Gubbio con Il paesaggio italiano contemporaneo; nel 2007 a Palazzo Zino di Palermo con Sogno della Realta’ a cura di Francesco Gallo. Nel 2011 ha esposto alla Galleria Forni di Bologna. Vive a Comiso con la moglie Irene e la figlia Giulia.

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