Movimento dei Forconi, cessata l’occupazione dell’Ars

StrettoWeb

Terminata la lunga riunione cui hanno preso parte il presidente dell’Ars Francesco Cascio, gli assessori regionali ai Trasporti Russo e all’Economia Armao, la responsabile della societa’ di riscossione Serit Sicilia e il leader del movimento de Forconi Mariano Ferro, è cessata anche l’occupazione del Palazzo dei Normanni. Nonostante Ferro si sia dichiarato poco soddisfatto dalle soluzioni trovate nella riunione odierna, la delegazione che ha trascorso la notte nel Palazzo ha ora abbandonato l’edificio.
Quanto accaduto in questi giorni a Palazzo dei Normanni ha fatto emergere il valore e l’attività del parlamento regionale. Un parlamento che dà risposte concrete agli agricoltori e non si ferma ai proclami o scaricando la protesta su Roma o Bruxelles“. Lo afferma Marco Lucio Forzese, vice capogruppo dell’Udc per il Terzo Polo all’Assemblea regionale siciliana che ha partecipato agli incontri con i rappresentanti del movimento dei Forconi. “Dalla defiscalizzazione dei carburanti all’anti taroccamento, passando per l’istituzione di un tavolo di lavoro sull’attuazione del federalismo fiscale anche per il settore agricolo – prosegue -. Sono alcune delle misure su cui si sta gia’ lavorando. Domani approderà in seconda commissione anche il ddl sulla Serit. Siamo convinti che un malessere sociale non può essere ignorato, nè lo si può controllare facendosi forza su vecchie metodologie dal sapore clientelare. In ballo – conclude l’esponente centrista – c’e’ il futuro di migliaia di famiglie. E su questo il gruppo dell’Udc terrà sempre alta l’attenzione“.
Domani la legge relativa all’istituto delle riscossioni sarà già in commissione Finanze, per poi essere, al più presto, calendarizzata in aula. Nello specifico, la legge prevede quattro punti centrali che coincidono in pieno con le richieste avanzate in queste ore. Innanzitutto la proposta di legge fissa in 50 mila euro di debito certo (senza sanzioni ed oneri aggiuntivi) il tetto per poter iscrivere ipoteca.
Il suo promotore, il parlamentare siciliano del Mpa, Franco Calanducci, si è detto soddisfatto per la “capacita’ di dialogo” che si e’ registrata tra i rappresentanti della protesta e le istituzioni regionali. La riforma dell’istituto delle riscossioni è, infatti, una delle richieste centrali della piattaforma rivendicativa del movimento dei Forconi. “Da un anno lavoravamo a questo testo di legge che recepisce le richieste del territorio – spiega Calanducci – a partire dalla considerazione che non si può lasciare al libero arbitrio della società di riscossione la gestione del debito, soprattutto in un grave momento di difficoltà economica per le famiglie e per le imprese, momento che può ulteriormente aggravare la difficoltà delle stesse sino al collasso“.

Condividi