Il vento di positività sulle piazze europee, durerà?

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Chiusura positiva per i mercati europei, il FtseMib ha chiuso la seduta a (+0.85%), Parigi (+0.44%), Francoforte (+0.92%),Londra perde invece un (-0.08%). Lo spread Btp-bund è arrivato a toccare quota 284, toccando il minimo degli ultimi sette mesi.

Sulla Piazza meneghina chiudono in positivo Stmicroelectronics con un (+5.05%), Autogrill (+4.35%), Intesa Sanpaolo a (+4.01%) nel giorno della pubblicazione dei risultati del 2011, Tod’s (+2.74%), Mediobanca (+2.05%), negativo Impregilo che cede il (-2.51%), Salvatore Ferragamo che nonostante abbia archiviato il primo trimestre da società quotata con utili del 69,8% sopra quota 100 milioni chiude a quota (-1.62%), Banca Popolare di milano (-1.58%), Banca Popolare delle Emilia Romagna (-1.57%).

Anche Wall Street termina in positivo dopo l’uscita dei dati macroeconomici migliori delle previsioni (sussidi di disoccupazione, scesi al minimo degli ultimi quattro anni) chiude in positivo con il Dow Jones che chiude a (+0.44%), S&P 500 (+0.60%) e il NASDAQ a (+0.51%).

Ricordiamo l’appuntamento con le scadenze trimestrali di Piazza Affari (ne citiamo alcune tra cui Caltagirone, Premafin Finanziaria, Rcs Mediagroup), questo potrebbe portare ad un incremento della volatilità.

Da quanto si può apprendere da Reuters, USA e Gran Bretagna sono pronte ad immettere le proprie scorte nel mercato dell’oro nero con lo scopo di far calare i prezzi. Attenzione anche al possibile declassamento, di Fitch sulla Gran Bretagna, potrebbe perdere la sua tripla AAA.

Dal punto di vista macroeconomico, alle 14.30, appuntamento con l’uscita dell’indice CPI, questo indicatore misura il livello medio dei prezzi di un paniere fisso di beni e servizi acquistati dai consumatori. Gli operatori di mercato sono molto attenti a questa statistica, poiché mostra le dinamiche dell’inflazione ed anticipa, le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Questo incatore è importante per l’inflazione, la cui variazione comporta riflessi rilevanti sul costo del denaro. Al crescere dell’inflazione, infatti, cresceranno i tassi d’interesse e viceversa. Viene considerato la misura ufficiale dell’inflazione mensile in un’economia; è un indicatore di inflazione primario perché la spesa per consumi rappresenta quasi i due terzi dell’attività economica. Alle 14.55 uscita del Prelim UoM Consumer Sentiment, che misura la fiducia sull’economia.

Francesca Roveda

www.xtb.it

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