Dati macro non buoni e rumors sulla Spagna spingono le borse giù

StrettoWeb

Ce la faranno gli Stati Uniti da soli a sostenere il percorso di ripresa dell’economia mondiale? Non esiste una risposta certa a questa domanda ma gli investitori hanno iniziato a valutare in maniera quantomeno scettica gli ultimi rialzi trimestrali ed è stato sufficiente qualche rumor ed alcuni dati macro sotto le aspettative per trascinare i listini al ribasso. In particolare si riaccendono le preoccupazioni per la Spagna, che potrebbe non centrare gli obiettivi in termini di debito/Pil e si è ipotizzato anche un possibile sostegno economico da parte dell’Unione Europea con il suo fondo salva stati. Sul macro gli ordinativi di beni durevoli US hanno disatteso le aspettative attestandosi al 2,2% contro un dato atteso al 3%, mentre il PIL del Regno Unito ha segnato l’ennesima inflessione registrando un –0,3% contro un dato atteso al -0,2%. Lo scenario ha quindi determinato una giornata di ribasso sui listini azionari mondiali che chiudono con ribassi anche superiori all’1% (Londra – 1,03%; Francoforte -1,13%; Parigi – 1,14%) male anche i listini US (S&P500 – 0,49%; Nasdaq -0,49%) e gli Asiatici nella notte, l’unica nota positiva arriva dall’Itala che ha collocato oltre 8 miliardi di BOT con rendimenti in calo, Piazza Affari chiude infatti con un -0,28%.

Sul fronte valutario l’EUR rimane ancora stabile nei confronti del Dollaro chiudendo ad 1,3314 ma se le notizie provenienti dalla Spagna dovessero essere confermate potremmo assistere alla classica fuga dal rischio vissuta in passato con l’EUR debole e le valute rifugio in Buy. Sulle materie prime il brent chiude la giornata a 124,29 USD in leggera flessione ma stabile e congestionato fra i 121,50 ed i 126,50, l’oro in flessione si attesta sui 1662 USD l’oncia.

Sul fronte macro per la giornata odierna non ci sono grandi attese, alle 14:30 arriveranno dagli US i dati sui sussidi alla disoccupazione (atteso 351 K, precedente 348k), ed i dati sul PIL trimestrale che dovrebbe attestarsi sul 3%. Attenzione anche ai dati occupazionali tedeschi in attesa nel mattino europeo. Ma la giornata potrebbe essere comunque volatile, c’è nervosismo sui mercati, gli operatori potrebbero reagire  rapidamente a nuovi rumors provenienti dall’Europa.

Paolo Bercich

www.xtb.it

Condividi