Duramente colpito ieri a Piazza Affari è stato l’intero comparto bancario: la peggiore è Unicredit che cede il 6.20% tornando così sotto area 4€. Seguono Ubi Banca (-5.13%), Bper (-4.10%), Banco Popolare (-3.53%), Pmi (-3.30%), Mps (-3.26%), Mediobanca (-2.65%) infine Intesa (-2.23%). Non è stato ieri solo il settore bancario ad essere colpito da forti vendite, troviamo il comparto industriale con Fiat Auto (-4.47%), il secondo test di area 4.80 sembra aver dato il via a nuove vendite, Azimut (-3.23%) dove dopo aver raggiunto il target finale a 7.15 stanno prevalendo le prese di beneficio; discorso analogo va fatto per Mediaset (-3.43%) che dopo l’ottimo spunto rialzista di inizio mese sta correggendo dai massimi di periodo, registrati in prossimità di area 2.60.
In controtendenza con l’andamento del listino di riferimento non sono mancati comunque alcuni titoli in verde: Campari (+1.19%), la migliore di giornata anche se va sottolineato come abbia chiuso lontano dai massimi intraday. A seguire troviamo i due titoli del lusso Luxottica (+1.02%) e Tod’s (+0.52%), buona performance anche per Finmeccanica (+0.63%). Positive anche Snam Rete Gas, Enel, Ansaldo e Salvatore Ferragamo con guadagni tuttavia frazionali.
Dal punto di vista macroeconomico sul fronte Usa due sono i dati di maggiori rilievo: il primo in uscita alle 15.55 quando verrà pubblicato il dato definitivo dell’UoM, previsioni che stimano un aumento a 72.8 rispetto alla rilevazione precendente. Cinque minuti più tardi sarà la volta della pubblicazione del dato relativo alla vendita di nuove case, previsioni in crescita a 316K. Sul versante societario da segnalare la pubblicazione della trimestrale di JC Penney. In Italia l’attenzione sarà da prestare alle 10 quando verrà diffuso il dato relativo alle vendite retail, previste in linea con la rilevazione precendente (-0.2%). Inoltre sotto la lente degli investitori saranno sicuramente Generali, in vista dell’approvazione dei dati di bilancio dell’ultimo esercizio e Telecom Italia dove verranno presentati i dati preliminari del 2011 e un aggiornamento sul piano industriale 2012-2014. Da monitorare sarà anche l’andamento di Atlantia dopo che ieri S&P ha rivisto il rating del titolo a BBB+ con outlook negativo.
Marco Dall’Ava
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