Roma: 2 anni al romeno che provocò gli incidenti a San Giovanni

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Seconda condanna in tribunale per gli incidenti del 15 ottobre scorso avvenuti a Roma, quartiere San Giovanni, durante il corteo degli ‘Indignati’. Dopo i 3 anni e 4 mesi di reclusione inflitti il 17 novembre scorso al manifestante Giovanni Caputi, i giudici della decima sezione penale hanno riconosciuto colpevole anche il romeno Robert Scarlat: due anni di carcere per lui, tenuto conto dello sconto di un terzo della pena per la scelta del rito abbreviato e delle attenuanti generiche (giovane eta’ e incensuratezza) equivalenti alle aggravanti. Scarlat, che era accusato di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale oltre che di lesioni personali gravi per il ferimento di tre agenti di polizia raggiunti da un fitto lancio di sassi, dovra’ versare 500 euro alle parti civili Atac, Ama e Roma Capitale e sostenere le loro spese di giudizio. Sara’ il giudice civile, invece, a stabilire l’entita’ del risarcimento che il ragazzo dovra’ versare ai rappresentanti delle forze dell’ordine rimasti feriti. Il tribunale ha poi respinto la richiesta della difesa di revocare gli arresti domiciliari, ritenendo concreto il rischio di reiterazione del reato. Scarlat, in aula, si e’ dichiarato pacifista e ha tentato di spiegare di non aver lanciato alcun oggetto, ma di essersi involontariamente trovato in mezzo alla confusione mentre era alla ricerca di alcuni amici che lo avevano accompagnato alla manifestazione. Quella dell’imputato e’ stata definita dal pm, che ha chiesto 3 anni di reclusione, una “versione disarmante e poco credibile”.

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