L’arresto di Doldo costituisce un seguito dell’operazione ”San Giorgio” che la settimana scorsa ha portato al fermo di sei presunti affiliati alla cosca Caridi. L’inchiesta si e’ avvalsa dell’utilizzo di intercettazioni ambientali dalle quali e’ emerso che la cosca Caridi imponeva il pizzo ad alcune imprese edili che operavano nella loro zona di influenza, quella dei quartieri Modena, Ceccarello, San Giorgio. L’operazione ”San Giorgio”, a sua volta, era la prosecuzione dell’inchiesta ”Alta tensione”, nell’ambito della quale, nel dicembre scorso, e’ stato arrestato il consigliere comunale del Pdl Giuseppe Plutino che e’ cognato dell’agente arrestato. Plutino era in carica da tre legislature ed e’ stato sospeso, dopo l’arresto, con un provvedimento del Prefetto di Reggio Calabria. Delle intercettazioni che hanno portato ai fermi della settimana scorsa, hanno scritto gli inquirenti, ”particolarmente significative si sono dimostrate le conversazioni intercettate all’interno del circolo ‘Caccia, Sviluppo e Territorio’, ubicato nel quartiere di San Giorgio, rivelatosi un costante punto di incontro e riunione degli appartenenti alla cosca Caridi e adibito a sede della segreteria politica dell’ex consigliere comunale Giuseppe Plutino, alla cui elezione hanno profuso un impegno costante gli appartenenti alla cosca Caridi”.
Doldo in passato ha fatto da scorta ad altri magistrati di Reggio Calabria ed uomini politici di Reggio Calabria. L’agente non faceva, percio’, parte della scorta fissa del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, ma in qualita’ di addetto al nucleo scorte capitava che sostituisse i colleghi quando questi erano assenti dal lavoro.
Reggio: arrestato poliziotto della scorta di Scopelliti, era una “talpa” della cosca Caridi
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