Razzismo in pillole

StrettoWeb

di Giacomo Caputo – Nutro dubbi su chi si professa femminista e per diventare nota usa il cognome del suo ex marito, su chi nel 2008 si definiva la donna più “antiBerlusconiana” e poi dopo due anni, con trasformismo degno della prima repubblica vedendosi dimenticata dal mondo perché non eletta diventi la più “Berlusconiana tra le Berlusconiane”. Tempo fa esordì (quando era ancora antiBerlusconiana ndr) «Avremo la piena pari opportunità solo quando la donna più cretina sarà in un posto importante». I soliti maligni l’avevano subito presa per un autocandidatura.

Ma come si può difendere una persona che spara alle spalle di un uomo disarmato? La risposta è semplice: basta che l’assassinato sia un extracomunitario. Così l’ex sottosegretario ed ex onorevole (già perché fortunatamente come detto in precedenza nel 2008 non fu eletta)  Daniela Garnero, in arte Santanchè scrive su twitter “Gli uomini delle forze dell’ordine anche se sbagliano non sono mai assassini” e rettifica “C’è qualcuno che fa finta di non capire. Le forze dell’ ordine costrette ad usare le armi per contrastare chi sta violando in maniera violenta la legge possono sbagliare valutazione ma di sicuro non agiscono come chi vuole uccidere. Definirli assassini nel senso comune del termine, è un errore che piace a chi è sempre dalla parte dei banditi e non dalla parte dei tutori dell’ordine. Che poi chi sbaglia debba pagare il giusto è tutt’altra ovvia cosa. La mia dichiarazione su twitter voleva commentare la vicenda attuale del vigile urbano di Milano e non invece quella più complicata del povero tifoso Sandri.” si perché inizialmente si pensava si riferisse a Spaccarottella, agente che ha ucciso Sandri. La rettifica dovrebbe in una persona normale far venire i brividi, perché il peruviano ucciso dal vigile Rambo anche se colpevole di qualche piccolo reato davvero meritava la morte? Le mele marce sono in ogni settore, preti, poliziotti e come in questo caso in politica.

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