‘Ndrangheta: pm antimafia Cisterna verso trasferimento d’ufficio

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Il Consiglio superiore della magistratura potrebbe presto trasferire d’ufficio il pm della Direzione nazionale antimafia Alberto Cisterna. Il magistrato è stato accusato di corruzione da un collaboratore di giustizia della ‘ndrangheta e indagato dalla Procura di Reggio Calabria. La Prima commissione del Csm sarebbe orientata, a quanto si apprende da fonti del Consiglio, ad avviare la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità (articolo 2 della legge sulle guarentigie dei magistrati). Il trasferimento per incompatibilità non è l’equivalente di un procedimento disciplinare e non ne pregiudica un eventuale esito, ma viene attivato, secondo la legge, “quando, per qualsiasi causa indipendente da loro colpa“, i magistrati “non possono, nella sede occupata, svolgere le proprie funzioni con piena indipendenza e imparzialità“. L’ipotesi di delibera dovrebbe essere discussa già questa settimana dalla Prima commissione di palazzo dei Marescialli, ma se anche venisse confermato l’orientamento al trasferimento maturato in commissione, l’ultima parola spetterà a una delle prossime sedute del plenum dell’organo di autogoverno delle toghe.

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