Caro benzina, in Sicilia è sciopero

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Il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, assieme al segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, invita i cittadini ad ”astenersi dal fare rifornimento oggi e domani 6 gennaio”.

Secondo Tanasi e’ importante che tutti i cittadini aderiscano allo sciopero, in modo da richiamare l’attenzione su un problema che diventa sempre meno gestibile. Ovviamente, però, non deve mancare l’impegno dei politici di professione, che spesso sono lontani dalla dimensione della vita reale della gente comune.

Di seguito quanto si legge nella nota: ”In Sicilia il prezzo della benzina e’ il piu’ caro d’Europa. I consumatori  sono pronti a revocare lo sciopero solo se il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, decidera’ di convocare a un unico tavolo di confronto l’Unione petrolifera, le associazioni dei gestori degli impianti e le associazioni di consumatori, per stabilire finalmente nuove regole finalizzate ad aumentare la concorrenza nel settore e punire le speculazioni sui prezzi. La situazione dei prezzi dei carburanti in Italia e’ ormai drammatica e, senza interventi tesi a calmierare i listini ogni automobilista nel 2012, si trovera’ a spendere 202 euro in piu’ solo per i rifornimenti di benzina e gasolio. Certo, il caro carburanti e’ dovuto ai cinque aumenti delle accise decisi irresponsabilmente dal Governo Berlusconi prima e da quello Monti poi, ma non solo – spiega Tanasi -. Le compagnie petrolifere continuano ad arrotondare gli incrementi delle imposte, aggiungendoci un ulteriore margine di profitto. Prosegue, inoltre, il solito meccanismo della doppia velocita’ e, al netto delle tasse, i carburanti in Italia continuano ad avere un prezzo superiore a tutto il resto dell’Europa”.

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