Maltempo e alluvioni, a Messina venerdì un incontro “per capire cosa fare”

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La scia di morte e distruzione lasciata dalla frana killer che il 1 Ottobre 2009 travolse l'abitato di Giampilieri

La Provincia di Messina anche in quest’autunno è stata colpita da fenomeni meteorologici estremi che hanno purtroppo avuto tragiche ripercussioni sul territorio Peloritano, non solo per i tre morti di Saponara ma anche per i danni ingentissimi a Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo e molte altre località della fascia Tirrenica devastata dall’alluvione del 22 novembre e ancora prima nelle zone joniche per le forti piogge verificatasi nei primi giorni del mese scorso.

L’associazione “Cantiere sociale” (editrice del quotidiano online “Nuovosoldo”) si è posta la domanda “che fare?” di fronte a questi disastri, che sul territorio messinese si ripetono da anni (come dimenticare il disastro del 1° ottobre 2009 a Giampilieri e Scaletta Zanclea, e quelli degli anni ancora precedenti su molte località della provincia?), e per provare a dare una risposta a questa domanda ha organizzato un incontro in programma per venerdì 16 dicembre (ore 16.30) nei locali del Monte di Pietà (via 24 maggio angolo piazza Crisafulli).

“Denunciare le situazioni di insostenibilità ambientale, notificare le incurie delle autorità nella gestione del territorio, riportare l’elenco dei danni – a cominciare dalle vite umane travolte – provocati dai disastri: tutto questo è giusto, va bene, ma non basta. Abbiamo chiamato quattro esperti per ragionare insieme a loro e ai cittadini su cosa sia possibile fare in concreto per mettere in sicurezza vite e beni, territori e abitazioni, infrastrutture e prospettive di futuro. L’occasione sarà data dall’incontro di venerdì”, spiegano gli organizzatori.
A dare risposte quanto più concrete possibili l’associazione ha chiamato il prof. Giaimi, presidente del comitato promotore del Parco dei Peloritani; il dott. Daniele Ingemi, metereologo ed esperto di mutamenti e andamenti climatici della Redazione di http://www.meteoweb.eu/; l’ing. Ettore Lombardo, direttore del Parco fluviale dell’Alcantara, e l’ing. Gaetano Sciacca, capo del Genio civile di Messina. Inoltre sono previsti interventi programmati, fra cui si segnala quello di Giovanni Tornesi, esperto di politiche forestali e di assetto del territorio.

Come evolveranno i mutamenti climatici in atto e come una comunità si possa attrezzare per conviverci? Come si controlla e si prevede il dissesto idrogeologico?
Quali sono le tecniche e le opere con cui si mettono in sicurezza le vite umane nel nostro territorio? Si tratta di domande cruciali, che superano la “retorica” che ormai cinge ogni singolo disastro, da Giampilieri a Saponara, da Barcellona a Galati.

L’intendimento è appunto quello di individuare il “fattibile” nell’attuale contesto della crisi e nel prossimo futuro.
I lavori dell’incontro saranno coordinati dal prof. Giuseppe Restifo, direttore responsabile del quotidiano online “Nuovosoldo”.

Appuntamento a venerdì, quindi. Per vederci chiaro.

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