“Grane Padane”, puntata n° 1: “Non incartiamo terroni: la storia della Lega Nord”

StrettoWeb

La Lega Nord nasce nel 1989. Un amico sta chiedendo ad Umberto Bossi di prendere parte ad un’azione politica seria: chiede credibilità in un partito che vuole ottenere l’Indipendenza della Padania.

E quella sera d’inverno, la risposta di Umberto Bossi fu questa: “Ma che ti pare? Che incartiamo Terroni?”1.

Questa idea si diffonderà come un’onda per le vie d’ogni città della Pianura: “Oh, ma hai visto? Bossi ha detto che non sta qui ad incartare Terroni”. Nasce così un quadro politico chiaro che, di bocca in bocca, si va costruendo su basi solide: è su un dito medio che  il 22 Novembre del 1989 viene sottoscritto lo statuto della Lega Nord.

Ecco qui due punti fondamentali:

  • Federalismo. Il disegno di legge è stato presentato al Parlamento italiano così tante volte che  il primo nome era “Feuderalesimo”: prevedeva la divisione della Padania in Feudi e del Regno delle Due Sicilie in vassalli, valvassori e valvassini. Soltanto dopo la rilettura di un tizio della Cepu, il programma ha subito una variazione: lo slogan “Uno per tutti, tutti per uno” è stato sostituito con “Chi fa da sé fa per tre”.
  • Immigrazione e sicurezza. Una volta si metteva una bottiglia in mare e si aspettava che arrivasse la risposta. Adesso si mettono i gommoni in mare senza far arrivare domanda al Comune. Questo la Lega non lo permette e sul suo sito ricorda come  gli Indiani d’America, che hanno “subito l’immigrazione”, “ora vivono nelle Riserve”.

(VERO manifesto leghista: ma Cristoforo Colombo, quindi, è da considerare un immigrato?)

E in realtà non fu l’era glaciale, ma un’immigrazione di acqua a far estinguere i dinosauri.

Per quanto riguarda il fattore sicurezza, oltre a vietare espressamente l’uso delle carte napoletane, lo slogan è: “Non è vero che il nero sfila, il bianco va su tutto”.

La Lega Nord inoltre contrasta l’integralismo islamico ed è contraria all’ingresso della Turchia nell’Unione europea: spera soprattutto nella deriva dei continenti.

Nel suo agire politico, la Lega enfatizza “la lotta ai clandestini” e “l’eliminazione degli sprechi nella gestione statale”. Qualche volta invece, enfatizza la lotta alla gestione statale e l’eliminazione dei clandestini.

Dal punto di vista storico, bisogna segnalare le elezioni politiche del 1992, dove la Lega ottiene voti decisivi a livello nazionale: alla fine avrà 25 senatori, 55 deputati e un portachiave omaggio.

Nel 1997 entra nel patrimonio del partito “Il Sole delle Alpi”: un simbolo attribuito troppo spesso erroneamente al “fiore della vita”, che risale all’VIII secolo a.C.

Come si vede benissimo dalle date, il confronto sull’attribuzione è risolto: il simbolo è della Lega, perché con a.C. ci si riferisce al periodo di tempo precedente alla nascita di Calderoli.

ESCLUSIVA: La foto del battesimo di Calderoli, unto da Umberto Bossi Battista.

Dopo essere stato accudito dal calore del bue e dell’asinello, Roberto Calderoli appare sulle scene politiche nel 1993: attualmente è stato istituito un ministero apposito per lui.

Dobbiamo infatti a Roberto Calderoli il merito se la legge n. 270 del 21 Dicembre 2005 adesso si chiama “Legge Porcellum”.

Infatti poi Calderoli è stato “Ministro per la Semplificazione Normativa”.( Controlla: non è uno scherzo)

Sempre sul tema della Semplificazione, vi ricorderete di Calderoli sicuramente quando consigliò ai 44 gatti di stare in fila per 6 col resto di 2.

Come tutti i buon amici, anche quelli della Lega hanno un luogo d’incontro: è Pontida, un comune di 3.230 abitanti. Quando ci sono queste riunioni però, possiamo stimare un picco di 3.235 persone, sempre che qualcuno non esca per andare a fare shopping a Bergamo.

Anche il figlio di Umberto Bossi compare presto in politica: è Renzo, da non confondere con Renzo Tramaglino, il protagonista dei “Promessi Sposi”.

Lo sanno tutti che Renzo Bossi è un personaggio che non esiste.

1 La citazione è presa dal calabrese “incartare torroni”, con la qual azione s’indica la facilità dei pasticcieri nello svolgere questo compito ritenuto inutile.

(Questa satira è stata scritta quando ancora Calderoli era Ministro per la Semplificazione Normativa. A quanto pare, dopo il governo Monti, c’è stata un’ulteriore semplificazione).

P.S. – Ricordiamo che potete inviarci le vostre battute alla nostra mail granepadane@strettoweb.com: le più belle saranno inserite puntata dopo puntata, con l’opportuno riferimento all’autore (se sprovvisto di avvocato, potrà usare un nickname oppure il mio. Avvocato.)

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