Bon-ton e altro

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La mia amatissima amica Connie dice, ed io naturalmente condivido, che non bisogna mai andare a tavola con lo stesso vestito con cui abbiamo cucinato. Magari, nella societa’ in cui viviamo, dove tutto si consuma alla velocita’ della luce, dove tutti, sempre, corriamo disperatamente senza quasi rendercene conto, sara’ forse difficile osservare questa semplice regola. Rincasiamo stanchi dal lavoro, i figli sono gia’ tornati da scuola e premono, la/il nostra/o compagna/o invece e’ in ritardo, e intanto noi dobbiamo riuscire. E’ verissimo, questo e’ il quotidiano di tutti. Ma la seratina tranquilla, il pranzetto domenicale, il compleanno del figlio o il nostro anniversario, la partita della Juve a casa di amici, beh, almeno allora, ricordiamoci di noi e presentiamoci come si conviene.

Prima di andare a tavola, anche solo con la tua lei, o prima che arrivino i tuoi ospiti corri a ripulirti, cambiati, profumati ed apri loro la porta sfoderando il tuo sorriso piu’ smagliante. “Sono distrutto/a, ho cucinato tutto il giorno”. Dio mio, no; sarebbe una gran caduta di stile. Accoglili con un semplice “sono felice di avervi qui” o un ” che piacere vedervi”. Offri subito qualcosa da bere, magari un prosecchino, cosi’, per rompere il ghiaccio.A tavola poi  non chiedere continuamente “vi piace?” “e’ buono?”. Lascia che siano loro, se vorranno, ad esprimere qualsiasi apprezzamento e commentare i piatti. Infine un semplicisimo “e’ stato un piacere cucinare per voi”, detto prima che vadano via, magari sull’uscio, sara’ certo gratificante per tutti.

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